Molte persone pensano che avere un’asciugatrice in casa comporti un grande consumo di energia e quindi un forte aumento sui costi della bolletta. Ma quanto consuma un’asciugatrice? L’impatto sulla bolletta è davvero così catastrofico?
Una cosa è certa: l’asciugatrice è un elettrodomestico che utilizza energia e come tale implica dei consumi. Attenzione però, non è detto che questi consumi siano eccessivi e che non valga comunque la pena considerarne l’acquisto, specialmente in considerazione del tempo e delle energie che fa risparmiare nella vita di tutti i giorni. Vediamo in questo articolo quanto consuma l’asciugatrice a pompa di calore e non, le differenze di consumo tra le varie tipologie e consigli pratici per risparmiare sulle bollette.
Prima di acquistare un migliore asciugatrice bisogna sapere che i consumi variano molto a seconda della tecnologia che utilizzano e della classe energetica che raggiungono. Inoltre, per avere una panoramica complessiva dei consumi è necessario valutare che utilizzo si vuole fare di questo elettrodomestico. Considerate, infatti, che è vero che l’asciugatrice implica dei consumi energetici; ma è altrettanto vero che facilita la vita di tutti i giorni. Chi ha provato questo elettrodomestico spesso non può più farne a meno!
In commercio esistono asciugatrici che utilizzano diverse tecnologie. Il tipo di tecnologia influisce decisamente anche sui consumi. Andiamo a vedere quali sono i tipi di asciugatrice e le loro differenze.
Le asciugatrici a resistenza elettrica, anche erroneamente dette “a condensazione”, utilizzano una resistenza elettrica per scaldare l’aria che viene poi immessa nel cestello attraverso una ventola. Questa tecnologia è oggi ritenuta un po’ obsoleta poiché implica un grande dispendio di energia e quindi consumi molto alti. Le nuove generazioni di migliori asciugatrici vengono create con tecnologia a pompa di calore, tuttavia, quelle con resistenza elettrica sono ancora in commercio e spesso risultano più economiche delle altre.
Le asciugatrici che utilizzano la tecnologia a pompa di calore risultano essere più efficienti a livello energetico rispetto a quelle a resistenza elettrica. Per questo motivo, molte tra le migliori asciugatrici sfruttano questa tecnologia. Considerate che le asciugatrici a pompa di calore hanno una classe energetica A+ o superiore. I modelli che sfruttano questa tecnologia hanno normalmente un prezzo iniziale più alto rispetto a quelli a resistenza elettrica. Il costo maggiore iniziale però viene rapidamente ammortizzato con i risparmi in bolletta. Un’esempio ideale è Candy CSOE H8A3TE-S, il modello è più efficace nel settore di risparmio.
I modelli di asciugatrice che utilizzano il gas possono rappresentare in generale un buon compromesso tra risparmio in bolletta e funzionalità. Funzionano attraverso la combustione di un gas (GPL o metano) che emette calore e permette di asciugare i panni nel cestello. Il gas deve essere caricato in un apposito serbatoio e il consumo dell’apparecchio non incide sul contatore dell’elettricità. Normalmente le classi energetiche delle asciugatrici a gas sono la A o la A++.
Un altro fattore da considerare quando parliamo di asciugatrici è il sistema di smaltimento del vapore. Nel caso di un’asciugatrice a evacuazione, il vapore emesso dall’asciugatura del bucato fuoriesce attraverso un tubo di scarico grazie a una particolare ventola. Questo implica che il luogo dove è posizionata l’asciugatrice deve avere un foro di uscita per il tubo.
Il sistema a condensazione, invece, non prevede alcun tubo di sfogo del vapore acqueo. Il vapore raccolto viene trasformato in acqua e raccolto in un apposito contenitore che andrà poi svuotato ad ogni lavaggio. In termini di consumi le asciugatrici che utilizzano un sistema a evacuazione non si discostano molto da quelle che utilizzano un sistema a condensazione (parliamo di circa 4 Kwh per ciclo completo). Per vedere l’esempio potete provare il modello di Candy CSO C10DG-S per aver conoscenza perfetta con questi tipi di asciugatrici.
Per capire esattamente il consumo di questo elettrodomestico è necessario considerare la classe energetica e il consumo annuo dell’asciugatrice. Abbiamo visto che le asciugatrici che funzionano a pompa di calore di nuova generazione, in genere, hanno una classe energetica pari o superiore alla A. questo si traduce in costi in bolletta decisamente inferiori rispetto alle asciugatrici con classi energetiche più basse. Ma quanto consuma un’asciugatrice di classe A++? E quanto consuma un’asciugatrice di classe B? Per farvi un esempio, prendiamo in considerazione il consumo di un’asciugatrice con classe energetica A+++, come nel caso della Indesit YTM1192SRXIT, e un’asciugatrice con classe energetica A++ e consideriamo una media di 160 cicli in un anno. Nel primo caso, il costo annuale potrebbe aggirarsi intorno ai 50 euro l’anno; nel secondo, potrebbe superare i 200 euro annui (parliamo del consumo medio di un’asciugatrice). Una differenza notevole, non vi sembra?
Quali fattori influenzano il consumo dell’asciugatrice?
Entriamo più nel dettaglio e vediamo quali sono i fattori che maggiormente influenzano i consumi energetici dell’asciugatrice.
L’efficienza energetica, come abbiamo detto, è un parametro fondamentale da tenere in considerazione. I costi in bolletta possono variare molto a seconda della classe a cui appartiene l’elettrodomestico.
Selezionare il programma idoneo al tipo di tessuto che si vuole asciugare può incidere sui consumi. Un programma sbagliato, infatti, potrebbe allungare i tempi di asciugatura.
Può sembrare banale, ma anche la frequenza di utilizzo incide sui costi in bolletta. Valutate sempre se è davvero necessario utilizzare questo elettrodomestico in ogni occasione.
Ecco alcuni accorgimenti per risparmiare energia:
Uno degli errori più frequenti commessi e che può incidere non solo sul costo in bolletta, ma anche sulle prestazioni dell’asciugatrice, è quello di caricare troppo il cestello. Se superate la capienza massima della vostra asciugatrice, infatti, i panni potrebbero non asciugarsi correttamente e potreste ritrovarvi ad allungare i tempi di asciugatura, ma non solo. Il peso eccessivo potrebbe compromettere l’utilizzo dell’elettrodomestico.
Come abbiamo visto, esistono diversi modelli in circolazione. Valutate quale possa essere la miglior asciugatrice per le vostre esigenze considerando lo spazio che avete a disposizione, l’utilizzo che avete necessità di fare dell’elettrodomestico e il budget che avete a disposizione. Su quest’ultimo punto riflettete anche sull’effettiva convenienza del comprare un’asciugatrice economica ma con consumi elevati rispetto a comprare un’asciugatrice con un prezzo maggiore ma con classe energetica più efficiente.
Ecco di seguito alcune tra le domande più comuni che le persone si pongono quando decidono di acquistare un’asciugatrice.
No, anzi! Normalmente, le migliori asciugatrici offrono diversi programmi ad hoc per ogni tipo di tessuto. Selezionare il programma adatto significa il più delle volte ottimizzare i tempi e l’energia da utilizzare per asciugare al meglio gli indumenti.
Un’asciugatrice a basso consumo e quindi con classe energetica A, A+, A++ o A+++ consente un notevole risparmio di energia rispetto a un’asciugatrice con efficienza più bassa. Tutto ciò si traduce con un minore costo in bolletta. Ad esempio, un’asciugatrice con classe A+++ consuma fino a quattro volte di meno di una di classe D.