I condizionatori sono preziosi alleati sia in inverno sia d’estate perché permettono di mantenere la giusta temperatura della propria casa anche quando qualle esterne sono eccessivamente fredde o calde. La possibilità di poter utilizzare un solo dispositivo sia in inverno che in estate è sicuramente un gran vantaggio; in estate, infatti, basterà impostarlo come condizionatore vero e proprio mentre in inverno come pompa di calore. Una tra le problematiche più comuni che molti consumatori riscontrano riguarda l’assenza del giusto quantitativo di gas, necessario per assicurare la corretta funzionalità del condizionatore. Leggendo questo articolo imparerete a conoscere tutte le componenti ed anche come capire se manca gas nel condizionatore.
Prima di spiegare nel dettaglio cosa fare e soprattutto come capire se manca il gas nel condizionatore è importante descrivere brevemente il suo funzionamento.
In primo luogo, è importante sottolineare che un condizionatore è formato da due unità, una interna ed una esterna che rappresenta essenzialmente il motore vero e proprio, all’interno delle quali troviamo diverse componenti che permettono di raffreddare o riscaldare l’aria attraverso un sistema di compressione e decompressione di un gas. Senza scendere in tecnicismi, possiamo quindi asserire che il funzionamento di un condizionatore si basa principalmente sul fluido refrigerante, chiamato comunemente gas.
Una volta acceso le due componenti, interna ed esterna, inizieranno a lavorare in modo simultaneo e attraverso un circuito idraulico, composto da tubi di rame nei quali scorre il suddetto gas refrigerante, immetteranno aria fredda o calda nell’ambiente in cui si trova.
Comprendere nel dettaglio come il processo di compressione e decompressione del gas porti all’espulsione dell’aria fredda o calda non è fondamentale, l’importante infatti e capire l’importanza del gas refrigerante e cosa succede se manca il gas nel condizionatore.
Se si ha intenzione di acquistare, o si possiede già, questo prezioso dispositivo è fondamentale comprendere quali sono i segnali che fanno presagire una eventuale perdita di gas. Molti consumatori, infatti, si chiedono come capire se manca il gas nel condizionatore portatile o in quello tradizionale a parete; in questo caso esistono dei piccoli accorgimenti che potrebbero essere sintomo di una perdita di gas e quindi di un eventuale mancanza.
Se notate che il condizionatore non funziona come dovrebbe, perché magari non raggiunge la temperatura da voi impostata, sarebbe opportuno:
Se dopo aver svolto questi due passaggi notate che il condizionatore continua a non funzionare come dovrebbe, allora potrebbe trattarsi di una perdita di gas.
Se notate un calo di prestazioni del vostro condizionatore, perché magari non riscalda o raffredda a dovere potrebbe essere a causa della mancanza di gas e quindi bisognerà ricaricare il gas nel condizionatore. Ma come fare a capire se manca effettivamente il gas? E quali potrebbero essere le cause? Continuate a leggere per scoprirlo.
Le cause che potrebbero provocare la perdita di gas sono diverse ma per accertarsi dell’effettiva mancanza di questo gas refrigerante sarebbe opportuno controllare alcune componenti dell’unità interna, per verificare eventuali problemi. Di seguito troverete una descrizione breve ma esplicativa delle procedure da mettere in atto per verificare il corretto funzionamento dei diversi componenti.
Come accennato in precedenza, la corretta manutenzione dei filtri è fondamentale per il corretto funzionamento del condizionatore.
Anche nei migliori condizionatori portatili, o da parete, dopo diverso tempo la polvere tende ad accumularsi nei filtri, provocando un calo delle prestazioni. È fondamentale quindi procedere alla pulizia dei filtri almeno una volta all’anno, prima di metterlo in funzione; la procedura per pulirli è molto semplice:
Se dopo aver pulito i filtri il condizionatore continua a non funzionare come dovrebbe allora bisogna verificare l’eventuale annidamento di polvere e sporcizia all’interno del vaporizzatore e del condensatore che si trovano all’interno dell’unità interna.
In questi casi sarebbe opportuno utilizzare solo detergenti adatti, e prima di procedere con la pulizia di questi componenti, si consiglia di leggere con attenzione tutte le procedure di pulizia presenti sul manuale di istruzione del condizionatore da voi acquistato.
Dopo aver escluso anche il vaporizzatore ed il condensatore, le ultime componenti che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del condizionatore sono le ventole e le lamelle.
Queste due componenti si trovano sempre all’interno dell’unità interna e, con il tempo, possono accumulare anch’esse grandi quantità di polvere e/o sporcizia. Per pulire ventole e lamelle vi basterà utilizzare un’aspirapolvere, un compressore, una spazzola dura o comunque un attrezzo che vi permetta di scrostare l’eventuale sporcizia incrostata.
Infine, per quanto riguarda le lamelle, è consigliato controllare che esse non si siano piegate; se dovessero risultare piegate infatti bisogna raddrizzare attraverso l’utilizzo di appositi attrezzi o, se non li possedete, anche con un coltello.
Abbiamo visto quali sono le procedure da mettere in atto per la corretta manutenzione del proprio condizionatore e per verificare l’eventuale perdita di gas refrigerante.
Se dopo aver pulito e verificato il corretto funzionamento di tutte le componenti precedentemente citate il condizionatore non funziona come dovrebbe allora la causa è sicuramente l’assenza della giusta quantità di gas.
Occorre ricordare che anche il miglior condizionatore presente sul mercato dopo diversi anni di utilizzo si scaricherà e sarà quindi necessario ricaricare il gas; quindi, questa procedura va fatta per ogni modello o marca di condizionatore acquistato.
Per ricaricare il gas però bisogna conoscere per bene le varie componenti del condizionatore, utilizzare gli strumenti adatti ad effettuare questa operazione ed acquistare il giusto gas refrigerante. Per questi motivi il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un tecnico specialista, che effettuerà la procedura in poco tempo in modo preciso e sicuro. Se invece, siete esperti ed avete tutti gli strumenti necessari, oltre ad una buona manualità, potete anche cambiarlo autonomamente ma è fondamentale, in questo caso, leggere con attenzione il manuale di istruzioni per capire come aggiungere gas al condizionatore senza però danneggiarlo.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, troverete di seguito le risposte alle domande più comuni poste dai consumatori.
Se avete notato un malfunzionamento del vostro condizionatore occorre verificare il corretto funzionamento delle componenti citate precedentemente. Sono procedure molto semplici che potete fare in totale autonomia ma se non vi sentite sicuri si consiglia di chiamare un tecnico specialista che procederà con la verifica delle varie componenti e vi dirà se il problema riguarda la mancanza di gas refrigerante o meno.
In ogni caso, per ricaricare il gas in caso di eventuale mancanza noi consigliamo sempre di rivolgersi ad uno specialista, onde evitare di danneggiare irreparabilmente il condizionatore.
La risolta è sì! Se siete certi che la causa del malfunzionamento è la mancanza di gas potete ricaricarlo autonomamente a patto che conosciate bene la procedura ed abbiate gli strumenti adatti per poterlo fare. Inoltre, prima di ricaricare il gas autonomamente è fondamentale leggere con attenzione il manuale di istruzioni per evitare di danneggiare il vostro condizionatore.