I costi energetici rincarano ogni giorno di più, ma scegliendo una stufa elettrica a basso consumo possiamo ridurli fino al 45%, risparmiando molti soldi sulla bolletta!
Dopo aver analizzato e provato 14 modelli diversi abbiamo trovato 6 soluzioni davvero interessanti di cui abbiamo analizzato tutti i parametri più importanti così da fornire ai nostri lettori le indicazioni giuste per scegliere una fra le migliori stufe elettriche a basso consumo. Il primo posto merita Duronic HV220. Tutti i modelli ci hanno mostrati la capacità di spostamento facile grazie alle dimensioni piccole, la potenza ideale per riscaldare gli spazi grandi.
Struttura comoda e riscaldamento efficace
Leggi la Nostra RecensioneEfficiente tecnologia a risparmio energetico
Leggi la Nostra RecensioneUtilizzo versatile a un costo ridotto
Leggi la Nostra RecensioneTante funzionalità e irradiamento uniforme
Leggi la Nostra RecensioneOttima ventilazione e design minimale
Leggi la Nostra RecensioneStruttura compatta facile da spostare
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Duronic HV220 ha una potenza di 2000 W ed è munita di sistema di riscaldamento micotermico. Gli elementi minerali in Mica riescono a produrre calore in maniera rapida e duratura, riuscendo così a ottimizzare il consumo di energia elettrica. Essi sono protetti da una griglia a maglia che consente l’adeguata ventilazione. Il meccanismo comprende il termostato integrato e il pannello di controllo, il quale include due manopole di regolazione per intensità e potenza scegliendo fra le opzioni da 1 KW o 2 KW. La forma, comprensiva di un comodo manico, raggiunge le dimensioni di 54 x 28 x 67 cm con un peso di 5 Kg.
Abbiamo apprezzato questo prodotto per l’accuratezza della struttura, la quale tra i suoi punti di rilievo vede i pannelli esterni in plastica Cool Touch, dalla struttura traforata. Tale materiale è termoresistente quindi non si surriscalda e permette all’utente di essere toccata in sicurezza nel momento in cui è necessario spostare l’apparecchio. Il movimento, poi, è ulteriormente agevolato da un cavo lungo ben 1.8 m e dalla pratica dotazione di staffe con ruote. Al di sotto della base sono infatti installate quattro ruote telescopiche. Molto vantaggiosa in termini di sicurezza la presenza di una funzione di protezione contro il surriscaldamento del sistema e in caso di cadute o urti improvvisi.
Tecnologia efficiente e risparmio energetico rendono Imetec Eco Ceramic CFH1-100 una delle proposte più apprezzate sul mercato. Il volume occupato è contenuto, le misure raggiungono 20.7 x 16 x 30 cm con un peso estremamente ridotto di 1.57 Kg. All’interno, le unità in ceramica si riscaldano in pochi secondi e producono un calore intenso il quale viene irradiato all’esterno in modo uniforme. Nel meccanismo è installato un termostato per la regolazione della temperatura con relativa manopola centrale. In merito alla sicurezza, è provvisto di filtro antipolvere lavabile, così da mantenere l’aria salubre, più un sistema di sicurezza contro il surriscaldamento.
Abbiamo provato la stufa elettrica e abbiamo apprezzato il suo funzionamento a consumi ridotti e la versatilità di utilizzo. Sono infatti disponibili tre livelli di regolazione della temperatura tra fredda, calda e molto calda. Questa caratteristica permette di adoperare il dispositivo in tutte le stagioni. Si possono affrontare i consumi a cuor leggero poiché grazie alla termoventilazione ceramica si riscontra una riduzione del 40% rispetto ad altre soluzioni, assorbendo 1200 W invece che 2000 W. L’assetto Eco non pecca però in efficacia, poiché il prodotto può essere adoperato in ambienti fino a 60-65 m³, riscaldando in modo ottimale tutto lo spazio. Secondo il nostro parere, si tratta di una scelta valida ad un buon prezzo.
La torre riscaldante Argo Boogie Plus presenta un design minimale dall’elegante finitura metallizzata, con dimensioni di 17 x 12.6 x 41.5 cm e peso di 2.2 Kg. La struttura si compone di una base oscillante che muove il comparto di produzione del calore, formato da una resistenza in ceramica racchiusa da una scocca frontale forata. Posteriormente è installata la comoda maniglia per lo spostamento e il filtro anti polvere removibile per la pulizia. Il termostato regola automaticamente la temperatura ambientale, arrestando e avviando il sistema in base al valore impostato. La potenza del motore è di 2000 W e i circuiti sono realizzata con un doppio rivestimento, sempre per la sicurezza vi è il blocco in caso di ribaltamento.
A un primo sguardo colpisce immediatamente il costo piuttosto conveniente, tuttavia l’aspetto che ci ha sorpreso particolarmente qui è il funzionamento con doppia modalità di riscaldamento, Eco e Comfort. In base alle necessità del momento l’utilizzatore può scegliere quale delle due impostare. La funzione Eco, ideale quando serve un medio tempore, attua un riscaldamento con potenza e consumi ridotti. La seconda, Comfort, invece, avvia il riscaldamento alla massima potenza, risultando la migliore quando si ha esigenza di creare calore intenso. Inoltre, la stufa elettrica in oggetto lavora come ventilazione a freddo in estate, generando un piacevole movimento d’aria.
Imetec Eco Ceramic Diffusion è un termoventilatore ceramico con base oscillante e funzionamento a risparmio energetico il quale, nonostante i 2000 W di potenza, riesce ad apportare una riduzione del 45% su consumi. L’assetto in ceramica attua un riscaldamento rapido e l’irradiamento di calore nella stanza in maniera uniforme. Sono disponibili sei funzioni di temperatura più quella antigelo, regolate dal termostato ambientale incorporato. Vi è anche un comodo timer di 24 ore. Qui è incluso altresì il filtro Hepa che trattiene un’alta percentuale di polvere e corpuscoli. Le dimensioni sono contenute grazie alla forma a torretta e raggiungono 58 x 25.5 x 22.7 cm e 2.2 Kg di peso.
Abbiamo provato questo modello e abbiamo trovato delle caratteristiche rilevanti rispetto ad altri concorrenti sia nell’operatività che nella struttura. Senza dubbio risulta piuttosto conveniente disporre di ben sei livelli di temperatura, da quella più calda a fredda. In aggiunta, fra queste opzioni vi sono la funzione Eco, che combina potenza e riscaldamento per attuare la riduzione dei consumi energetici, più l’utile modalità antigelo, la quale se impostata si attiva nel momento in cui la temperatura dell’ambiente scende al di sotto di un certo livello, intorno ai 5° C. L’altra dotazione che valutiamo positivamente è il touch control con display digitale per la selezione delle impostazioni.
Il termoconvettore compatto De’Longhi HSX3320FTS grazie al suo design minimale ed elegante si inserisce bene in qualsiasi ambiente restando discreto alla vista. Le misure si attestano su 68.3 x 46 cm con la particolarità di avere solo 9 cm di profondità, così da essere riposto facilmente quando non viene utilizzato. Alla base troviamo due staffe di sostegno e una maniglia laterale per un facile movimento dell’apparecchio. A livello tecnico, il sistema funziona con tre livelli di potenza 800 W, 1200 W e la massima di 2000 W, regolabili da un’apposita manopola. Allo stesso modo si può impostare la temperatura desiderata, regolata dal termostato interno con luce di posizione.
Il tratto distintivo del prodotto secondo il nostro parere sta nel sistema di ventilazione. Infatti, abbiamo riscontrato l’efficacia della valvola aggiuntiva con funzione turbo che aziona un getto d’aria calda nella parte laterale. Tale assetto porta con sé il vantaggio di diffondere calore nelle stanze in maniera uniforme, anche nella zona bassa e non solo verso l’alto. In tal modo, la stufa elettrica riesce a rendere caldi ambienti fino a 60 m³. In aggiunta, l’avvio e lo spegnimento possono essere programmati fino a 24 ore con l’utile timer incorporato. Soddisfatte anche le funzioni di sicurezza con il controllo antiribaltamento e antigelo, più il doppio isolamento dei circuiti.
Nell’ambito dei sistemi riscaldanti di tipo elettrico, nella fascia media troviamo SONBION SWNJ110 da 1800 W, il quale nonostante le piccole dimensioni è ben equipaggiato di valide impostazioni. Il calore è generato dalla resistenza in ceramica PTC che sviluppa calore in soli 2 secondi. È provvisto di funzione anti surriscaldamento e antiribaltamento che ne attua l’arresto di protezione. Dispone di due velocità e tre modalità operative, inclusa quella di ventilazione a freddo. L’ingombro è decisamente ridotto grazie alle misure di 15 x 13 x 24.9 cm e un peso extra light di 1.8 Kg che lo rendono facile da spostare mediante la maniglia superiore.
Di tutte le caratteristiche di questo modello consideriamo rimarchevole soprattutto il movimento oscillante che esso effettua durante la fase di riscaldamento. La struttura è ideata per compiere un’oscillazione di 70° sul proprio asse, al fine di irradiare uniformemente tutto lo spazio, senza lasciare zone scoperte. A questa qualità si aggiunge la silenziosità. In quanto, il meccanismo opera alla massima potenza registrando un livello d rumorosità decisamente basso di circa 40 dB. Questo valore può essere equiparato al suono della pioggia leggera, dunque la ventilazione non crea disturbo durante il sonno, lavoro o a coloro che sono nella stanza quando è in funzione. La soluzione strizza anche l’occhio al contenimento dei consumi sempre lodevole.
Le comode stufe elettriche a basso consumo sono apparecchi in grado di creare un piacevole calore nelle giornate fredde o una fresca ventilazione d’estate. Sono ideali negli ambienti medio piccoli come camerette, uffici, cucine, bagni e da spostare dove serve in base alle proprie necessità. Al fine di non gravare sui consumi, esse combinano al meglio potenza e risparmio energetico.
In passato la scelta di uno strumento che producesse calore nelle stanze era limitata, oggi invece sul mercato esistono tante tipologie diverse. Fra tutte, spicca la categoria delle stufe elettriche a basso consumo le quali ci offrono tutti i vantaggi derivanti dal possedere in casa o ufficio una piccola unità riscaldante aggiuntiva, mantenendo basso il dispendio di kilowatt orari. Per sceglierne una adatta occorre valutare la modalità di riscaldamento e la potenza tenendo conto anche del livello di silenziosità. Dal punto di vista della struttura vi sono tante opzioni differenti per impostazioni, dimensioni, materiali e stile per adattarsi meglio all’ambiente in cui andranno inserite. Gli ultimi fattori da considerare sono tra i più rilevanti e riguardano l’efficienza energetica e tutte le impostazioni per la sicurezza durante l’utilizzo. Ora possiamo cominciare a conoscere questi validi strumenti.
Le diverse varianti delle migliori stufe elettriche a basso consumo si differenziano principalmente per il sistema di riscaldamento installato. Si tratta del cuore del funzionamento atto a generare il calore e diffonderlo nello spazio. Tra le varie soluzioni dai consumi ridotti si riconoscono modelli termoconvettori e termoventilatori, oppure stufette al quarzo e a infrarossi nella gamma più costosa. Per conoscenza è utile sapere che esistono altre due varianti, quella alogena e a olio che però non risultano convenienti in termini di risparmio energetico.
Le più scelte dai consumatori sono le prime due, entrambe funzionano utilizzando il principio fisico di Joule secondo il quale l’energia elettrica che attraversa un conduttore può essere convertita in un’altra forma di energia, in questo caso termica.
I sistemi a termoconvettore sono strutturati con una sorta di gabbia metallica traforata che racchiude l’unità riscaldante. Tra le più performanti vi sono quelle dette micotermiche, le quali sfruttano le resistenze in materiali minerali, Mica, composti a base di alluminio, ferro e calcio. Questo è il caso di Duronic HV220, nel quale tale assetto garantisce una produzione di calore rapida e duratura.
Le stufe elettriche a basso consumo con termoventilatore come Imetec Eco Ceramic CFH1-100, funzionano allo stesso modo con la differenza che qui le resistenze possono essere realizzate in ceramica o metallo e il funzionamento si completa con il termostato incorporato e il sistema di ventilazione, studiato per diffondere il caldo in tutta la stanza. In tal senso, è possibile riscontrare una sola ventola o multiple, in base alla scelta del produttore e alla fascia di costo dell’articolo.
La potenza della stufa elettrica basso consumo è un fattore importante che può creare qualche difficoltà nella decisione. Solitamente, infatti, ci si trova a dover scegliere tra un apparecchio molto potente, che risulti piuttosto efficace in termini di tempi e temperatura ma che parimenti comporta un assorbimento elevato di kilowattora, e dall’altra parte un prodotto con potenza inferiore che consumi meno ma che appare inevitabilmente meno performante.
Optando per una versione a ridotto consumo energetico questo dilemma non si pone. Poiché il loro vantaggio più rilevante è quello di offrite all’acquirente la possibilità di dotarsi di un sistema vigoroso che al contempo ottimizza il dispendio di energia. La potenza viene misurata in Watt e riconosciamo questo dato tra le specifiche per via di una W seguita da un valore numerico.
La scelta varia dagli 800 W fino a 2500 W. Gli elementi da considerare sono la grandezza dell’ambiente da riscaldare, l’intensità d’utilizzo che se ne intende fare e anche il tasso della propria fornitura energetica. Con una delle stufe elettriche a basso consumo De’Longhi HSX3320FTS si può beneficiare di tre livelli di potenza differenti da selezionare di volta in volta, tra 800 W, 1200 W e 2000 W, così da adeguare ulteriormente il rapporto tra esigenze e assorbimento di energia.
Strettamente legato al discorso sulla potenza vi è quello relativo alla silenziosità. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi solo a proposte in grado di garantire valori contenuti di rumore prodotto durante l’operatività del meccanismo. Tale rumore viene definito tecnicamente potenza sonora e misurato in decibel (dB).
È importante specificarlo poiché rispetto ad altre informazioni tecniche come la potenza, questa risulta meno conosciuta e un errore in tal senso potrebbe comportare l’acquisto di un dispositivo fastidioso e scomodo. Attualmente un gran numero di stufe elettriche a basso consumo sono ideate con un funzionamento piuttosto silenzioso, il quale permette di adoperarle anche durante il giorno, mentre si studia o lavora, e altresì la notte senza disturbare il sonno.
Nelle varie opzioni il suddetto parametro si muove all’interno di un intervallo fra i 40 dB, equiparato al rumore di una pioggia medio bassa, fino a circa 60-70 dB, equiparabili al rumore di una strada trafficata. È facilmente intuibile che, a parità di prestazioni tecniche, è preferibile orientarsi sull’articolo che presenti il più basso valore nella silenziosità.
La disponibilità di impostazioni e funzioni regolabili è sempre apprezzata dall’utente poiché fornisce quel quid in più allo strumento in termini di praticità e versatilità. Questo vale sia per la scelta della modalità operativa migliore per la specifica occasione d’uso sia in relazione a delle speciali funzionalità da attivare o disattivare all’occorrenza.
Nella maggior parte delle stufe elettriche a basso consumo vi sono sempre due regolazioni principali:
Con la prima si stabilisce il livello di potenza del funzionamento e con quanta forza il meccanismo deve agire per riscaldare l’ambiente. In larga misura, sono previsti da due a tre livelli di questo parametro. La seconda, invece, riguarda l’intensità del calore. Qui di solito solo offerte tre variazioni ma può capitare che questo valore si estenda anche a sei diverse impostazioni fra cui scegliere, dalla ventilazione d’aria fino a temperature elevate. Entrambe sono da impostare tramite manopole o tasti e in alcuni casi troviamo dei veri e propri display digitali con moderni touch control.
Tra le funzionalità più utili e interessanti merita una menzione il timer, con il quale poter programmare il termine di lavoro delle stufe elettriche a basso consumo, da un minimo di alcuni minuti fino a un massimo di 24 ore raggiunto da alcuni modelli. Il timer programmabile risulta molto utile soprattutto nelle ore serali quando si desidera creare un piacevole tepore per conciliare il sonno senza però lasciare attivo il sistema per tutta la notte.
Altre funzioni decisamente vantaggiose sono quella oscillante, antigelo e turbo. Con oscillazione intendiamo quell’impostazione che permette di azionare la rotazione dell’apparecchio dai 45° ai 180° così da irradiare il calore in tutte le direzioni, coprendo l’intero spazio della stanza. La funzione antigelo, invece, lavora in combinazione con il termostato interno e avvia automaticamente l’accensione del sistema riscaldante nel momento in cui la temperatura ambientale scende al di sotto di una certa temperatura, normalmente intorno ai 5° C. Infine, l’assetto turbo riguarda la gestione della ventilazione poiché aziona un movimento intenso delle ventole, o in alcuni casi muove una ventola aggiuntiva, al fine di offrire una diffusione di calore più vigorosa.
Analizzare i materiali di composizione utilizzati per realizzare le stufe elettriche a basso consumo richiede di operare una distinzione tra il meccanismo atto a creare calore e la struttura esterna. Come abbiamo visto in precedenza in questa categoria di prodotti ad alta efficienza energetica i materiali delle resistenze elettriche maggiormente performanti sono la ceramica, i pannelli in composti minerali e il metallo il quale sulle soluzioni di gamma superiore talvolta è sostituito dall’acciaio inox.
Fra tutti merita un approfondimento la ceramica, materiale meno conosciuto rispetto al classico metallo. Una resistenza in ceramica offre numerosi vantaggi in termini di ottimizzazione dei consumi, poiché per la struttura fisica del composto esso riesce a scaldarsi in tempi rapidi, nell’arco di pochi secondi, ma si raffredda lentamente. Inoltre, la ceramica è capace di diffondere il tepore in modo omogeneo. Grazie a tali benefici, questo materiale è entrato a passo svelto nella rosa delle scelte attualmente più usate per la fabbricazione dei vari elettrodomestici per la casa.
In relazione alla struttura atta a contenere il sistema di riscaldamento, riconosciamo due preferenze principali, la plastica e il metallo. Questi elementi compongono la scocca esterna delle stufe elettriche a basso consumo, con pannelli chiusi o a griglia. Con l’indicazione di plastica, intendiamo composti plastici termoresistenti, ovvero quelli idonei a subire il contatto prolungato con temperature elevate senza il rischio di deformazioni o danneggiamenti e capaci di rimanere fredde al tatto così da permettere lo spostamento sicuro da parte dell’utilizzatore.
Le dimensioni di ogni stufa dipendono dal design e della forma specifica che le viene assegnata.
Le due forme principali sono a torre o pannello. Le prime hanno una forma rettangolare, stretta e di altezza variabile, con dimensioni in media di 25 x 20 x 45 cm e peso dai 4 Kg ai 6 Kg circa. La seconda versione si estende maggiormente in larghezza mantenendo ridotto lo spessore, le dimensioni mediamente raggiungono i 65 x 17 x 50 cm.
La gamma di stili e design che il consumatore può riscontrare all’interno del settore è molto ampia, cosicché ogni preferenza estetica possa essere soddisfatta. All’interno della nostra guida abbiamo selezionato diverse proposte sia nell’ambito di design moderni che classici. Infatti, già ad una rapida occhiata ognuno può accorgersi che l’indirizzo stilistico si muove fra questi due poli.
Da un lato troviamo versioni dal gusto contemporaneo e minimale, contraddistinte da sagome sottili e linee sinuose, che danno vita ad articoli leggeri alla vista con eleganti finiture nere o metallizzate. Questi elementi sono ideali per i luoghi arredati secondo lo stesso gusto estetico sofisticato.
D’altra parte anche chi preferisce un genere più tradizionale, dai toni vintage e retrò potrà trovare il prodotto giusto per sé. Alcune forme ricordano le stufe del passato che lasciano intravedere nella parte frontale il cuore del sistema riscaldante, in passato rappresentato da legna o carbone oggi dalle resistenze elettriche. O ancora possiamo notare modelli simi ai classici caloriferi o termosifoni.
Al di là delle specifiche di stile e design c’è un generale orientamento dei produttori nel realizzare soluzioni compatte che richiedano poco spazio nella stanza, facili da conservare e spostare quando necessario. È il caso di SONBION SWNJ110, una stufa salvaspazio che è ideale anche nelle stanze più piccole. Tale conformazione offre l’ulteriore vantaggio di portare con sé la stufetta per chi ama spostarsi nella casa in montagna per il periodo invernale.
Comunemente quando si parla di sistemi di riscaldamento di tipo elettrico si pensa subito a salatissimi rincari sulla bolletta. In passato in effetti questi apparecchi risultavano piuttosto dispendiosi in termini di consumi elettrici, per via di meccanismi e materiali di scarsa efficacia. Attualmente, invece, scegliendo una delle migliori stufe elettriche a basso consumo si ha la possibilità di beneficiare dei tanti vantaggi offerti da questi prodotti senza gravare sui consumi mensili. All’interno di tale categoria, il complesso dei circuiti e delle unità riscaldati viene ideato e costruito proprio in modo da offrire calore in modo rapido, ottimizzando la quantità di energia necessaria per generare il calore desiderato per il tempo necessario.
La miglior stufa elettrica a basso consumo oltre a presentare materiali efficienti e varie regolazioni di potenza e temperatura può essere predisposta con delle vere e proprie modalità operative studiate per lavorare al meglio. Un esempio è Argo Boogie Plus la quale offre due opzioni d’attività, Eco e Comfort. In conclusione, adoperando questi sistemi di riscaldamento è possibile raggiungere fino al 45% di riduzione dei consumi rispetto all’utilizzo di altri metodi o apparecchi. Un’eventualità davvero auspicabile in questi tempi di continui rincari.
Gli accorgimenti per la sicurezza di cui sono munite le stufe elettriche a basso consumo riguardano elementi strutturali e meccanici. Nel primo gruppo rientrano la maniglia per lo spostamento sicuro, piedistalli di stabilità e ruote atte ad agevolare il movimento. Un altro elemento è il filtro antipolvere, destinato a filtrare l’aria inglobando particelle di polvere e altri corpuscoli al fine di non disperderli nell’ambiente e mantenere l’aria salubre. Alcune opzioni come Imetec Eco Ceramic Diffusion possono vantare la presenza di un filtro Hepa (High Efficiency Particulate Air filter), costituito da pannelli in microfibre di vetro che effettuano un elevato filtraggio dell’aria.
Dal punto di vista meccanico i più importanti provvedimenti riguardano la protezione dal surriscaldamento e dal ribaltamento. Nel primo caso, il meccanismo è predisposto per arrestare il funzionamento nel momento in cui il termostato interno riconosce una temperatura eccessiva che potrebbe danneggiare le unità. Mentre, la funzione antiribaltamento, spegne l’apparecchio nel caso di colpi e urti che possano provocare la caduta del dispositivo.
In aggiunta, di frequente si riscontra l’indicazione di circuiti con doppio isolamento. Tecnicamente si fa riferimento alla classe di isolamento II, ciò sta ad indicare che un guasto all’interno del comparto elettrico non comporta il contatto da parte dell’utente con tensioni pericolose. Infine, è sempre preferibile scegliere un prodotto che presenti la dicitura del marcio CE, a garanzia che siano rispettate le norme di sicurezza stabilite dalla Comunità Europea.
Le differenze tra stufa e termoventilatore sono tali in relazione al sistema di riscaldamento per quanto riguarda le tipologie di stufa alogena e a convezione. Il termoventilatore utilizza una resistenza elettrica che si riscalda, il calore generato viene poi immesso nell’ambiente grazie a un sistema di ventilazione. Le prime riscaldano in maniera più duratura e intensa, mentre il secondo ha un raggio d’azione maggiore. È interessante notare che con le stufe elettriche a basso consumo è possibile riunire le qualità dei suddetti sistemi di riscaldamento riuscendo a mantenere i consumi molto più bassi.
Abbiamo provato molti prodotti e siamo arrivati a individuare le tre proposte da non lasciarsi sfuggire se state cercando uno strumento efficace per riscaldare i vostri ambienti. Al primo posto il modello che ci ha convinto di più è Duronic HV220, grazie alla sua robusta scocca in metallo e il meccanismo riscaldante in pannelli micotermici. Materiali e struttura sono stati scelti con cura per fornire uno strumento sicuro e comodo. Nella rosa delle migliori stufe elettriche a basso consumo segue Imetec Eco Ceramic CFH1-100, la quale ci ha colpito per il sistema di riscaldamento costituito da resistenze in ceramica ad alta efficienza energetica, che però non perde nulla in efficacia anzi produce un calore intenso e duraturo. Infine, ricordiamo anche la valida Argo Boogie Plus, imperdibile per chi cerca un’opzione economica ma ben predisposta di impostazioni di lavoro a basso consumo, in più con dimensioni e peso piuttosto contenuti.